Storia,  Tradizioni

Le Lance Pantesche

 

 

 

Pantelleria Island 31 07 05Pantesche Meeting 2005BABA (Franco Corazza Skipper) winner 2005 editionPhoto: Carlo Borlenghi/SEA&SEE

 

Fin dai tempi antichi l’uomo ha sentito l’esigenza di solcare i mari sia per svolgere attività di pesca e sussistenza sia come mezzo di trasporto sia per scoprire nuove terre e ricchezze.
Particolarmente in un mare chiuso come il mediterraneo la navigazione costiera (cabotaggio) ha rivestito un ruolo importantissimo per lo sviluppo della cultura e dei commerci e di conseguenza alla crescita di stati e imperi.
Le tecniche di costruzione delle imbarcazioni si sono via via adattate alle scoperte e alle invenzioni delle varie epoche ma soprattutto sono state modellate e modificate a secondo di ciò che la natura del luogo poteva offrire.

Pantelleria essendo un isola dovette fin dai primordi fare i conti con il mare. Le barche dovevano poter essere perciò sufficientemente grandi per trasportare merci e viveri intorno all’isola ancora priva di strade, ma anche piccole e maneggevoli per potersi riparare nei pochi ridossi naturali dell’isola. Inoltre essendo l’isola piuttosto povera di legname e distante dalla terraferma, costringeva a scegliere dei materiali da costruzioni che fossero facilmente reperibili sull’isola.
Un’altra esigenza irrinunciabile era cercare di realizzare delle imbarcazioni docili alla conduzione e robuste per affrontare mari spesso inquieti e veloci per poter sfuggire a tempeste improvvise.

Gli antichi maestri d’ascia panteschi, che avevano a loro volta navigato il mondo, presero ad esempio un tipo di armo (imbarcazione) chiamata portoghese. Trasformandola ne fecero così uno scafo affusolato e filante, studiarono una randa (vela) montata su un antenna retta da un alberetto fisso. La munirono di scalmi per una coppia di remi per la voga e un timone esterno rimovibile. Usarono il legno di gelso per la chiglia e le ordinate e un pino leggero per il fasciame.
Era nata la Lancia Pantesca.

La forma veniva ripetuta su diverse lunghezze che variavano tra i 4 e i 5 metri ma sempre l’eleganza delle forme e la docilità in mare veniva rispettata.
Le Lance cominciarono a servire per il piccolo trasporto costiero e per sbarcare le merci dai grandi motovelieri che ormeggiavano sull’isola per caricare la preziosa uva zibibbo.

Lance Pantesche (16)

 

Dalle contrade, verso le scese a mare, antichi e oggi dimenticati porti i raccoglitori di uva passavano il loro prezioso frutto sulle Lance per arrivare sui grandi battelli.
Le Lance poi si spingevano al largo in battute di pesca agli sgombri e ai tonnetti, alle acciughe e qui la velocità di ritorno in porto era di fondamentale importanza. Chi primo arrivava vendeva più fresco il pescato in epoche dove non esistevano ne frigo ne elettricità.

Ecco che la vela è diventata veramente importante. I più capaci si accorsero che le vele tagliate in una certa maniera potevano far aumentare la velocità della barca e così pure il modo di condurre la lancia e mille altre astuzie vennero scoperte. amiamo pensare che così iniziarono le prime regate tra pescatori. Sfruttare il vento, usare il vento al meglio come energia è il significato della regata.

Ci sono testimonianze fotografiche che fanno vedere l’utilizzo di queste barche anche nelle feste principali dell’isola (San Pietro e San Giovanni) e per la festa di San Fortunato (Patrono dell’isola)  in cui accompagnavano  il santo e gettavano in mare la corona di fiori, e ancora tuttora la  manifestazione che viene fatta il 16 di Ottobre di ogni anno con la presenza delle nostre lance da regata.
Nacquero con il tempo le rivalità tra le imbarcazioni che sempre sul posto di lavoro cominciarono a giocarsi la birra a chi rientrava prima in porto  e tutto questo cominciò ad  fomentare un certo agonismo che li portò a fare delle vere e proprie regate. Si narra di famosi timonieri e marinai che con prodezze e tecniche segrete rimasero imbattibili per anni e anni.

L’ultimo maestro d’Ascia che Pantelleria ha avuto è stato Francesco Valenza, conosciuto da tutti come “Chicco U Costruttore”. Ci ha lasciati in eredità più di 15 splendide Lance che continuano ancora oggi a sfidarsi in decine e decine di regate. Equipaggi isolani e stranieri si sono alternati e famosi timonieri hanno provato la gioia di portare questi preziosi testimoni di un mondo che va scomparendo.

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Francesco Valenza – L’ultimo nostro grande Maestro d’Ascia

Negli ultimi  trent’anni  le lance sono state modificate strutturalmente  fino a  quando si è costituita l’Associazione Armatori Barche Pantesche  nel 1998, con la stesura dello statuto e il primo regolamento e  successiva integrazione nel 2000, che ha permesso di regolamentare sia nella costruzione delle lance  che in tutti gli  accessori (vele, timone, albero, bompresso ecc..) , in modo tale che la differenza non doveva farla la barca, ma la bravura del timoniere, infatti adesso tutte le barche sono tutte simili sia nell’attrezzatura che nelle misure.

 

 

 

La storia recente

 

Nel 1998 e nel 1999 l’Associazione Armatori ha organizzato, con la collaborazione del Comune di Pantelleria, del Ministero delle Finanze e la Lega Navale sez. di Pantelleria (con la partecipazione dell’Ammiraglio Innucci) ,la manifestazione velica, con le proprie barche tradizionali, abbinate alla Lotteria Nazionale dando un’ importante contributo  allo sviluppo turistico dell’isola di Pantelleria  e soprattutto a far conoscere agli addetti ai lavori questa tradizionale nonché  unica  “LANCIA  PANTESCA “.

 

Lance Pantesche (9)

 

Nel 2002/2003/2004 l’Associazione Armatori in collaborazione con la scuola vela Sopravvento, la Lega Navale sez. di Pantelleria e con il patrocinio del Comune di Pantelleria ha organizzato la settimana velica “LE LANCE SFIDANO……” e nel 2005 “LE LANCE IN REGATA  …..”nel mese di luglio , invitando velisti di caratura internazionale come Mauro Pelaschier, Giovanni Arrivabene, Filippo Calandriello , i quali con la loro partecipazione hanno permesso di poter  consolidare questo tipo di manifestazione, e soprattutto ha avuto un ruolo importante nella promozione turistica  di Pantelleria. Nel 2006 ha contribuito alla manifestazione sponsorizzata  dal Comune di Pantelleria “Passito Fest” organizzando una regata a Luglio.  Nel 2007 a settembre e nel 2008 a ottobre in onore al costruttore Francesco Valenza (morto ad Agosto del 2007) ha organizzato, in collaborazione con la famiglia, una regata alla memoria. Già da diversi anni la stagione velica inizia 28 giugno (San Pietro e Paolo) e finisce il 16 Ottobre  (San Fortunato).

 

Lance Pantesche (18)

 

Fortunatamente la passione degli uomini riesce a superare il tempo e le Lance ancor oggi navigano e si danno battaglia come cento e più anni fa.

 

 

Pantelleria Island 31 07 05 Pantesche Meeting 2005 VENTO D'ESTATE (Alberto Zaccagni Skipper) Photo: Carlo Borlenghi/SEA&SEE

 

 

Lance Pantesche (8)

 

 

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